Oltre cinquant’anni dopo la morte di Irene Nemirovsky in un campo di concentramento, la figlia trova il coraggio di leggere i diari della madre scoprendo una storia incredibile accaduta nella Francia degli anni Quaranta del Novecento. Protagonista di tale storia è la bella Lucile Angellier che, in attesa di notizie del marito prigioniero di guerra, vive in un piccolo villaggio un’esistenza soffocante sotto l’occhio della suocera fino a quando, con l’arrivo dei profughi parigini e di un reggimento di soldati tedeschi che prendono possesso delle abitazioni dei residenti, non fa la conoscenza dell’ufficiale tedesco Bruno. Nonostante l’iniziale diffidenza e i pericoli connessi al fraternizzare con il nemico, tra Lucille e Bruno scoppierà una tragica passione.